Un’ altra erede di Ippocrate giura di divertirsi come una matta alla propria festa di laurea, alla fine di vari anni chini sulle sudate carte.
Gli ingredienti ci sono tutti. Seratina fresca, una cinquantina di amici, una band, un super catering di spilucchi e finger foods, leggero ma che non finiva mai. Allestimenti con il colore rosso-laurea un po’ dovunque. Il papiro e qualche pistolettata (ad acqua !), il ballo, le cantate, l’open bar, rinfrescanti spiedini di frutta ed una gigantesca crostata. Il sentirsi liberi di girovagare per la villa ed il parco.
Matrimonio come una kermesse o come qualcosa di intimo e sentito? Cento-cinquanta, duecento persone oppure un trenta-cinquanta intimi magari permettendosi un certo lusso? E se lo faceste solo voi due o con pochissimi amici, ma durasse due o tre giorni? Ci sono tante possibilità Ecco alcuni esempi di quello che organizziamo qui in villa.
Micro-wedding
Il microwedding è una celebrazione intima, attorno ai 50-60 invitati al massimo, che permette agli sposi di vivere ogni singolo istante dell’evento e di prendersi cura amorevolmente di tutti gli ospiti. Può trasformarsi in un matrimonio di lusso, curato con attenzione nei minimi dettagli, proprio grazie al numero ridotto di partecipanti. Immaginate di poter condividere una piccola vacanza con le persone a voi più care, magari trascorrendo qualche giorno di relax prima o dopo il grande giorno.
Minimony
Il minimony è una formula perfetta per le coppie che non vogliono rinunciare a sposarsi ufficialmente e a celebrare il loro amore nel giorno in cui era stato pianificato. Il ricevimento con tutti gli invitati è soltanto rimandato a un secondo momento, quando sarà nuovamente possibile. Il minimony è quindi il festeggiamento intimo con genitori e fratelli. Il “sequel” con gli amici lo si farà in un altro moento. Qu iin Villa spesso organizzano la prima, intima, a pranzo e poi la festa con gli amici la sera.
Elopment
Da qui si scivola nell’elopment vero e proprio ovvero la possibilità di celebrare le proprie nozze come una vera e propria fuga d’amore. Solo gli soposi ed in alcuni casi pochssimi eintimi , organizzano un viaggio con cerimonia in villa (ad esempio due tre giorni in Veneto, fra colline del Prosecco Patrimonio Unesco e venezia con sposalizio e pernottamento in villa. Servizi quali fotografo o videomaker sono comunaue assicurati, volendo.
Il compleanno di Giorgio il globetrotter amante del vino e della montagna. Con una piacevole sorpresa, un Bulli Wolkswagen originale!! Un catering semplice e sfizioso, ma modulabile e ampliabile. Una selezione di vini fra cui un fragolino lasciato in fresca per il dolce. Il tutto a bagno nella natura e nell’architettura
È stata una bellissima giornata a metà fra architettura ed aneddoti della villa. Soprattutto il ricordare come una generazione di imprenditori, a cavallo del boom economico e della nascita dei famosi Distretti del Nord est cui avevano contribuito, si sia rivolta ad architetti in grado di dare forma alle loro ambizioni. Apprezzato l’aver presentato lungo il percorso diverse pubblicazioni dedicate, molti disegni originali ed anche tante fatture dell’epoca amorevolmente battute su veline a due colori. A testimonianza di un sign of the times che completa la storia della villa ed il suo essere arrivata ai giorni nostri con moltissime parti (praticamente tutte) ancora fedeli. By the way, l’anno prossimo facciamo 50 anni. Bisogna pensare a qualcosa!
Chiacchiere, storie, convivialità, strette di mano, giro del parco, natura e rinfresco in pieno mood Villa Bornello.
Patrocinato da Fondazione Architettura Treviso e dall’Ordine degli Architetti di Treviso il progetto AOMV (Atlas Of Veneto Modern) è un progetto che mira a raccontare la Regione attraverso l’architettura della seconda metà del ‘900. In questo lasso di tempo, fra ricostruzione post guerra, piani Marshall, boom economici ed altro, un territorio fino a pochi anni prima prevalentemente agricolo fa gemmare una nuova generazione di imprenditori ed amministratori che danno luogo a proficue committenze con altrettanti architetti e professionisti. Il progetto Atlas of Veneto Modern, a cura dell’Arch. Davide Bertin, non è una guida né una mappa turistica, ma uno strumento essenziale, inseparabile e portatile. Mezzo al servizio di chi partecipa o, più semplicemente, si interessa all’architettura italiana in Veneto. Un esaustivo atlante del “buon costruire” realizzato nella seconda metà del 900.
Atlas of Veneto Modern osserva architetture che in qualche caso hanno perso la loro funzione di abitazione o infrastruttura, ma mostrano ancora matericità, decorazioni e dettagli, oggi difficilmente replicabili.
E’ soprattutto un modo nuovo di pensare, a metà fra architettura e sociologia, per guardare, farsi un’idea e percorre un territorio fatto, anche, di architettura.
Per la Villa la data è quella del 6 luglio. Save the date.
Marilena Boccato e Gian Nicola Gigante sono due designers trevigiani attivi soprattuto negli anni 70-90. Impegnati sia in architettura che nel design industriale, hanno progettato per Seccose, Panto, Zerbetto, Caloi, Ultom e molti altri. In collaborazione con il padovano Antonio Zambusi disegnarono molto anche per Sicart, famosa azienda di accessori bagno con sede a Cartigliano (VI). Per i bagni della villa a suo tempo vennero scelti i loro oggetti. In particolare la serie Anula (circa 1975-76). Ora la fabbrica non c’è più ma i loro pezzi ovvero portasaponi, attaccapanni, porta spazzolini, porta scopini, portarotolo e altro, ancora popolano in modo assolutamente coordinato nostri bagni. E stanno benone.
Poco tempo fa accadde questa bella storia: la seria Anula era progettata in un pulito e sottile profilo d’acciaio che sosteneva contenitori in ceramica. Negli anni qualche ‘sbeccata’ la ceramica se l’è presa. Volendoli sostituire avevamo di fronte non uno bensì tre problemi: i pezzi erano fuori produzione da decenni, la fabbrica aveva chiuso alcuni anni fa e, last but not least, l’aveva comprata un arabo intenzionato a disfarsi di magazzini, progetti e storia. La cosa appariva ardua. Abbandonata l’idea di interessare eredi e simili siamo risaliti, ancora una volta, a chi le fabbriche le frequent(av)a: i designers !
Cerca e ricerca abbiamo incontrato un designer storico di Sicart, il prof Angelo Spagnolo,. Grazie a lui siamo riusciti ad accedere alla fabbrica, dove il professore ha trovato dei vecchi calchi in gesso dell’Anula. Da qui abbiamo poi ricavato i pezzi sostitutivi fatti fare da un ceramista di Nove, riuscendo in questo modo a mantenere nei bagni lo spirito del tempo, gli stessi pezzi originali degli anni ’70 per rispetto delle scelte estetiche fatte all’epoca ed anche per un po’ di sano spirito vintage.
E poi l’essere sopravvissuti per cinquant’anni alla tentazione di cambiarli radicalmente andava sicuramente premiato 🙂
Zona bimbi con animazione, gonfiabile, bolle, truccabimbi e via andare. Lontanuccio da lì la zona genitori con spilucchi, vini e salottini. Nel mezzo il verde la fa da padrone. Si gioca a pallone, si tirano fresbees, ci si rincorre, si fa la capanna indiana. Ma anche lo stagno è attrattivo. E’ lì, a bordo laghetto, che si taglia la torta alla fine di un red carpet e sotto un’infiorata di palloncini.
E poi di nuovo gioco, corse, schiamazzi sotto l’occhio vigile dei genitori che sanno di avere tutto sotto controllo avendo tutto lo spazio in esclusiva dominato dai giganteschi cedri dell’himalaya ai piedi delle colline.
Come è finita? Con i bimbi crollati sui seggiolini posteriori delle auto. Nel loro immediato futuro una doccia calda prima della nanna.
Festa di compleanno. Dal welcome alla torta, dalla musica all’apertura regali. Dalle foto di gruppo alle chiacchiere nel parco. Il relax di una villa moderna (anche lei veneta, ma per fortuna non ha 500 anni ;)) nel verde. Ed in esclusiva.
Lei e famiglia sono moldavi. A metà festa, ballo tradizionale con tutti i parenti festanti a ruotare attorno alla bella festeggiata. Sembrava di essere in un film di Kusturica.
Si rinnova l’appuntamento con il tour di architettura in collaborazione con Meeters. Dopo la bella giornata dell’anno scorso, il 4 Maggio sarete ospiti in villa con un tour all’opera di Pamio & Toso ed un aperitivo nel parco per poi visitare la tomba Brion di Carlo Scarpa (del quale i ‘ nostri’ furono allievi) a Caselle di Altivole. Il tutto comprensivo di guide autorizzate. Potete trovare info, una piacevole chat dove chiacchierare con gli altri partecipanti e soprattutto iscrizioni sul sito di Meeters.
Come un grande occhio che guarda la proprietà questo infisso nasceva privo di palpebre ovvero di oscuranti. Un’enorme pralina inserita da un gigante in una glassa di cemento provoca la curvatura del muro all’interno. ‘In dolce’, come molti altri dettagli della casa. Le immagini di una rivista in cui fu pubblicata e quelle recentissime a dieci metri di altezza, per un lifting che gli stiamo facendo, permettono di vederlo (e coccolarlo) da vicino.
La nostra collaborazione con Companies Talks continua con la storia di Tesla. Siamo lieti di invitarvi all’evento online “La Storia di Tesla”: per tutta la giornata di oggi martedì 5 marzo sarà possibile accedere gratuitamente alla visione de “La Storia di Tesla”, uno dei nuovi racconti di business sviluppati da Companies Talks. Introduzione di Michele Bornello e Andrea Dotti. Qui lo spettacolo
Companies Talks è un progetto di storytelling nato per ospitare in villa aziende locali e raccontare loro, attraverso il teatro, le storie di grandi progetti imprenditoriali come Google, Amazon, Netflix, Facebook, Whatsapp, Linkedin, Airbnb , Tesla, Toyota, Olivetti, Ferrero, Spotify ed altri ancora.
Lo scopo è trarre da queste narrazioni spunti, idee e messaggi utili al raggiungimento degli obbiettivi di business dell’azienda.
Per motivare, per fare squadra, per un momento di unione aziendale. Un format ospitato in villa per il territorio trevigiano (e non).
Per chi volesse assistere a questo ed altri spettacoli oppure organizzarne uno simile per la propria azienda, ospitato qui da noi in villa o presso la sede: scrivete pure a info@villabornello.com
La villa a volte partorisce pezzi un po’ particolari. Riemerso dalle cantine durante un riordino, questo è attribuito a Joe Colombo, circa fine anni 60. Non il è il più famoso del celebre designer ma quel taglio nel portaombrelli è taaaaanto carino. Qualcuno sa chi lo produceva? Lasciate un commento. Nel frattempo lo aggiungiamo alla collezione di oggetti che accompagnano gli eventi e che mettiamo a disposizione nei nostri ospiti, soprattutto i cosiddetti design addicted. Cliccare per ingrandire.
Quest’anno capodanno singolare. Un noto imprenditore e pochi amici selezionati.
Hanno voluto la villa tutta per sé. Per cucinarsi e festeggiare. Vista la riservatezza e l’intimità della cosa abbiamo voluto fotografare solo i più sfortunati di loro. Due enormi astici finiti sui nostri fornelli.
Ennesima occasione in cui la villa si presta anche per piccoli gruppi (amici, colleghi, compagni, team aziendali, dipendenti o crew per riprese) che rifuggono ristoranti, agriturismi, hotel affollati o locali pubblici ma vogliono un posto intimo e loro dove stare in pace. Fronte caminetto scoppiettante in inverno o a lato del laghetto giapponese in estate.
In questo caso si sono divertiti a cucinare ma per i meno avvezzi abbiamo ogni tipo di banqueting.
Auguri di Buon Anno Nuovo dai nostri due nanetti ‘di genere’ (sono infatti una coppia, pure affiatata a giudicare dalle immagini) che hanno voluto giocare con alcuni arredi e suppellettili disseminati nella villa. Gli stessi che appaiono qui e lì ed allietano i vostri eventi con un mood ora ricercato ora sbarazzino.
Giocare è il verbo giusto perché un evento, fosse anche business, deve sempre avere una componente di svago, ludica o, come minimo, conviviale e gastronomica. Se poi si gioca con il design è il massimo!
Raccontare alle imprese del territorio, attraverso un monologo, le storie di grandi progetti imprenditoriali come Google, Amazon, Netflix, Facebook, Whatsapp, Linkedin, Airbnb , Tesla, Toyota, Olivetti, Ferrero, Spotify ed altri ancora. Segreti, aneddoti ed idee per crescere.In una villa voluta da un imprenditore per gli imprenditori.
Nello sviluppare sempre maggiori sinergie per il territorio e le sue realtà aziendali, ospitando occasioni di eventi business nella propria particolare cornice di architettura moderna immersa nel verde, Villa Bornello ha stretto una collaborazione con Companies Talks.
Companies Talks è un progetto di storytelling nato per raccontare alle aziende le storie di grandi progetti imprenditoriali come Google, Amazon, Netflix, Facebook, Whatsapp, Linkedin, Airbnb , Tesla, Toyota, Olivetti, Ferrero, Spotify ed altri ancora.
L’idea è di coinvolgere le persone nella ricostruzione dei fatti, delle scelte e delle condizioni che hanno portato questi progetti a diventare player di riferimento e brand di fama mondiale.
Lo scopo è trarre da queste narrazioni spunti, idee e messaggi utili al raggiungimento degli obbiettivi di business dell’azienda.
Cambia il contesto. Non più l’aula, la lavagna, il proiettore ed il conferenziere. Il tutto sostituito da un palco in una Villa che fu di un imprenditore.
I Talks sono monologhi interpretati da attori professionisti, scritti per sfruttare al meglio le potenzialità dello storytelling e seguiti da una fase detta di “debriefing” durante la quale viene stimolata la discussione sui temi che più hanno suscitato riflessione e pensiero critico utili per le aziende
Un modo nuovo ed alternativo di fare formazione basato su fatti storici, scelte epiche e aneddoti poco noti raccontati catturando l’attenzione.
Villa Bornello, già sede di incontro trevigiano del club deal Angels for Impact, è il referente di Companies Talks per la Provincia di Treviso e sarà felice di dare tutte le informazioni necessarie a chi volesse organizzare presso di noi un coinvolgente e conviviale Talk per la propria azienda su di un soggetto tratto dall’ampia collana di storie di Companies Talks.
Attiva con un’offerta di eventi di networking rivolta alle aziende, Villa Bornello, è il luogo voluto da un imprenditore per gli imprenditori e quest’ennesima collaborazione rinforza questa mission. Lontana dal concetto di affollati ristoranti, agriturismi o centri congressi la Villa fa del design e dell’architettura moderni un mood informale ed in esclusiva, assediato dal verde, per Team building aziendali, cooking Team building, formazione alternativa, motivazione, cene aziendali, Day team per dirigenti e quanto possa servire ad aziende locali per organizzare eventi sui temi del business e della formazione in modo leggero e conviviale.
Annalisa festeggia assieme ai suoi amici. Che hanno realizzato il classico video a sua insaputa. Dai suoi primi vagiti ai giorni nostri. La villa come al solito li accoglie con il proprio mood di design e luci. Oltre al primo caminetto della stagione. Un minimo di allestimento serve ed ecco comparire gerbere, alzatine e pennacchi.
Franco pensava di prendere un aereo. Invece la sua dolce metà gli ha teso una trappola che finiva qui in Villa. Bendato e pensando di passare un weekend con la sua bella si è ritrovato invece fra 40 amici capitanati dai tre suoi fratelli musicisti. Il tutto fra villa e parco, scandito dal catering che ha sfornato sfiziosità a profusione annaffiate da ottimo vino e concluse dal dolce di rito.
Sono come la Pastiglie Valda, come la fiat 500, come la caffettiera Bialetti, come le figurine Panini. Ne hanno prodotte a centinaia di migliaia. Sono le placche della Biticino, le famose placche serie ‘Magic’ diffusissime negli anni 60 e 70, e prodotte anche posteriormente.
Una recente visita al Museo della Scienza di Milano , in particolare nell’area in cui si parlava dello sviluppo industriale e consumistico italiano del dopoguerra, con esempi quali Olivetti,Sip, Brionvega, Seleco, ci ha permesso di vederle in posa dentro alle loro bacheche.
Nulla di raro, quindi, però è bello pensare che un oggetto pulito e lineare che ha fatto parte del costume italiano, del design e del Made in Italy, faccia capolino anche in villa. Sotto, alcuni esemplari.
Dei tizi da museo, insomma, come le nostre piastrelle.
In compagnia di Donna Summer, Boney. M e della febbre del sabato sera, dress code obbligatorio zampa d’elefante, parrucca ed occhialoni. Ma tutti i vari stili seventies sono stati ben interpretati. Con un food truck nel parco e un video in loop zeppo di fotografie per raccontare la vita delle festeggiata creato sulla base dell’indimenticabile sigla di ‘Attenti a quei due’ con Tony Curtis e Roger Moore. (Per gli splendidi cinquantenni nostalgici vedere sotto :-))
Fra stuzzichi, chiacchiere e balli, la seratina è filata via liscia sotto lo sguardo vigile di Tony Manero.